Lunedì 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, l’Istituto Comprensivo di Sona ha organizzato un concerto davvero speciale tenutosi presso il teatro parrocchiale, su concessione del parroco don Matteo.
I protagonisti? Gli alunni delle classi seconde dell’indirizzo musicale e di quelle ordinarie che, unitamente, hanno dato vita ad una serata davvero toccante, fatta di musica, letture e immagini per riflettere sulla Shoah e sui valori di pace e di speranza.
Durante il concerto i ragazzi hanno letto estratti di libri che trattano di temi quali la guerra, la pace e la memoria, mentre la professoressa Antonella Perrotta ha condiviso alcune foto scattate a Dachau e alcune immagini di Roman Vishniac tratte dalla raccolta Children of a Vanished World, immagini che hanno raccontato la vita degli ebrei prima della guerra.
L’orchestra delle classi seconde della Secondaria di Secondo Grado ha eseguito brani di grande impatto emotivo quali Zemer Atik, una danza tradizionale, la colonna sonora de La vita è bella di Roberto Benigni e Auschwitz di Francesco Guccini. Uno dei momenti più emozionanti è stato quando il coro e l’orchestra hanno eseguito Hava Nagila, seguito dall’intenso Canone Inverso, suonato dai professori Martina Lazzarini (violino) e Filippo Neri (violino ed educazione musicale).
A ricordarci che la memoria è un veicolo per riflettere sul presente, le classi ordinarie hanno cantato Blowin’ in the Wind di Bob Dylan, un brano senza tempo contro la guerra e l’ingiustizia. A metà concerto i docenti di strumento hanno regalato al pubblico un’esecuzione del tema di Schindler’s List di John Williams. Il gran finale? Gam Gam, interpretato dal coro e dall’orchestra, un inno alla speranza che ha lasciato tutti con il cuore pieno di emozioni.
Questo evento è stato possibile grazie all’impegno dei docenti di strumento musicaleRiccardo Cervato (chitarra), Linda Bovi (pianoforte), Maurizio Vurchio (percussioni),Martina Lazzarini (violino), con il prezioso contributo dei professori di educazione musicale Fabrizio Olioso e Filippo Neri.
Una serata intensa che ha lasciato un segno nei cuori di tutti. La musica e le parole dei ragazzi hanno dimostrato ancora una volta quanto sia importante ricordare, per costruire un futuro migliore.
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